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Vietri sul Mare fu un centro ceramico attivo fin dal '500. E'possibile inquadrare la maiolica vietrese nell'ambito della influenza culturale napoletana, caratterizzata sia nella produzione fine sia in quello di gusto popolare. E' all'inizio del 1920, nell'alveo originario della ceramica vietrese che comincia ad innestarsi il lavoro e l'esperienza di un gruppo di stranieri, per lo più tedeschi. Richard Doelker, Irene Kowaliska, Elle Schwarz ed altri ancora, si stabiliscono a Vietri e aprono un proprio laboratorio. Il riferimento culturale che si può dare a questa esperienza è quello della grande stagione espressionista. Un espressionismo che, però, migrando al sud, perde la carica drammatica, la disperazione esistenziale.
A Vietri, l'espressionismo dei tedeschi vive nella sua genesi linguistica. Le immagini sono la figurazione psicologica di una umanità nascosta sotto ogni piega, che emerge dallo sguardo antico, consapevole, inquieto, malinconico, di uccelli vaganti alla ricerca dello spazio, che risorge dai tratti veloci di vegetazione, dall'enigma della natura geometrizzata. Ancora oggi, questa tradizione antica si è tramandata a Vietri con tutti i suoi colori e le sue forme ricche di un'umanità che il tempo non è riuscito a scalfire. Sono ancora numerosi i laboratori dove quest'arte antica viene perpetuata ed, entrando a Vietri sul Mare potrete visitare il nostro negozio, "CERAMICA ARTISTICA FALCONE" centralissimo in piazza e pieno di arte ceramica esclusiva di nostra produzione fatta a mano.